The Green Children of Woolpit! Un mistero medievale tra erba e follia.

blog 2024-12-29 0Browse 0
The Green Children of Woolpit! Un mistero medievale tra erba e follia.

Nel vasto panorama delle storie folcloristiche britanniche del XIX secolo, “The Green Children of Woolpit” emerge come una gemma enigmatica, un racconto che affascina e turba in egual misura. Questa storia, tramandata oralmente per generazioni prima di essere finalmente annotata da uno storico locale nel XII secolo, narra l’incredibile comparsa di due bambini verdi nella località inglese di Woolpit, Suffolk, intorno all’anno 1200.

L’aspetto innaturalmente verde della loro pelle, il loro abbigliamento sconosciuto e la loro incapacità di comprendere la lingua inglese alimentano immediatamente un clima di mistero e leggenda. I bambini, una bambina e un bambino, vengono trovati in una zona rurale, apparentemente disorientati e affamati. Il contadino che li ritrova li porta nel villaggio vicino, dove iniziano a mostrarsi curiosi del cibo locale, ma rifiutano categoricamente di mangiare qualsiasi cosa eccetto le fave, il loro alimento principale nel paese d’origine sconosciuto.

Dopo alcuni mesi trascorsi con una famiglia ospitale, i bambini si adattano gradualmente alla vita in Inghilterra e imparano la lingua inglese. La bambina, più adattabile del fratello, inizia a comunicare, rivelando che provenivano da un regno sotterraneo dove il sole non brillava mai e dove tutti gli abitanti avevano la pelle verde.

La loro storia diventa un racconto popolare nel villaggio, ma l’autenticità della loro esperienza rimane avvolta nell’incertezza. Alcuni credono si tratti di una semplice leggenda, alimentata dall’immaginazione popolare. Altri, invece, interpretano il racconto come una testimonianza reale di un incontro con un mondo parallelo o una civiltà sconosciuta, forse nascosta sottoterra.

La storia dei Bambini Verdi di Woolpit è affascinante per diversi motivi:

  • L’enigma dell’origine: La provenienza dei bambini rimane incerta e alimenta la fantasia. Da dove venivano? Qual era il loro vero paese d’origine? Erano davvero provenienti da un regno sotterraneo, come affermavano?
  • La pelle verde: La caratteristica più inquietante è senza dubbio la loro pelle verde. Si trattava di una condizione genetica rara, oppure di una conseguenza dell’ambiente in cui vivevano nel regno sotterraneo? Questa domanda continua a intrigare gli studiosi e i lettori.
Teoria Descrizione
Origini extraterrestri: Alcuni teorizzano che i bambini fossero alieni, atterrati sulla Terra con una navicella spaziale invisibile. La loro pelle verde potrebbe essere stata una caratteristica genetica specifica della loro specie.
Viaggio dimensionale: Un’altra teoria suggerisce che i bambini fossero entrati in contatto con un mondo parallelo o una dimensione alternativa, dove il tempo e la luce funzionavano in modo diverso.
  • L’adattamento alla vita terrestre: I bambini si adattano gradualmente alla vita in Inghilterra, imparando la lingua e le abitudini locali. Questo processo di assimilazione sottolinea la loro capacità di apprendimento e adattamento, nonostante l’origine misteriosa.

Un’interpretazione simbolica del racconto

Oltre al suo valore storico, “The Green Children of Woolpit” offre anche un ricco terreno per interpretazioni simboliche. Alcuni studiosi vedono il racconto come una metafora del confronto tra il mondo conosciuto e l’ignoto, tra la razionalità umana e il mistero del sovrannaturale.

La pelle verde dei bambini potrebbe rappresentare la diversità e l’estraneità, mentre il loro desiderio di fave, un alimento non comune in Inghilterra, potrebbe simboleggiare il bisogno di mantenere le proprie radici e identità anche in un contesto nuovo e sconosciuto.

Conclusione

“The Green Children of Woolpit” rimane una delle storie folcloristiche più affascinanti e misteriose della letteratura inglese. La sua autenticità continua ad essere dibattuta, ma il suo valore come racconto di avventura fantastica è indiscutibile.

Indipendentemente dalla vera natura dei Bambini Verdi, la loro storia ci ricorda che il mondo è pieno di meraviglie e misteri ancora da scoprire. Ci invita a mantenere una mente aperta alle possibilità, anche quelle più incredibili e bizzarre.

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